L’Europa pubblica il Code of Practice sull’IA generativa

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Verso un’adozione dell’AI ACT responsabile e semplificata

Il 10 luglio 2025 la Commissione Europea ha reso disponibile il nuovo Code of Practice per i modelli di intelligenza artificiale generativa, uno strumento volontario ma strategico, pensato per aiutare i fornitori di modelli GPAI a dimostrare conformità con l’AI Act, la cui applicazione inizierà il 2 agosto 2025. Frutto di un intenso lavoro multilaterale, il Codice è stato sviluppato da tredici esperti indipendenti nominati dall’AI Office, con il contributo di oltre 1.400 partecipanti provenienti da industria, ricerca, società civile, titolari dei diritti e rappresentanti degli Stati membri.

Il documento si rivolge in particolare ai provider di modelli general-purpose, compresi quelli ad alto impatto, offrendo una via semplificata per allinearsi agli obblighi di legge senza introdurre nuovi vincoli. Il Codice si articola attorno a tre aree chiave: la trasparenza, anche tramite moduli standard per descrivere modelli e dataset; il rispetto del copyright; e la sicurezza, con indicazioni specifiche per i modelli considerati a rischio sistemico. Questi ultimi, secondo l’AI Act, sono quelli che superano determinate soglie di calcolo computazionale e possono produrre impatti significativi sul mercato europeo.

L’adesione al Codice sarà aperta a tutti i fornitori di modelli operanti o intenzionati a operare nel mercato UE. Pur non essendo obbligatorio, aderire a un codice validato dall’AI Office e dall’AI Board consentirà ai provider di beneficiare di un percorso di conformità più lineare, con minori incertezze e carichi amministrativi ridotti. Il Codice non aggiunge obblighi rispetto all’AI Act, ma li rende più leggibili e gestibili, facilitando il dialogo tra imprese e autorità pubbliche.

La pubblicazione del Codice rappresenta una tappa decisiva nel processo europeo di regolazione dell’IA, fornendo un riferimento pratico in anticipo rispetto alle linee guida ufficiali che verranno emanate entro l’estate per chiarire chi rientra nelle definizioni di modello GPAI e di modello GPAI con rischio sistemico. Il documento è stato pensato per essere “future-proof”, cioè capace di adattarsi all’evoluzione tecnologica, ma sarà aggiornato periodicamente almeno ogni due anni per rispondere ai cambiamenti nel panorama dei rischi e della tecnologia.

Dal 2 agosto 2025, tutti i fornitori che immettono sul mercato europeo modelli general-purpose dovranno rispettare i requisiti pertinenti dell’AI Act. Per i modelli a rischio sistemico già esistenti, l’obbligo pieno scatterà entro il 2 agosto 2027. L’AI Office accompagnerà attivamente l’attuazione del Codice nei primi mesi, collaborando con i firmatari anche in caso di adempimenti parziali, purché vi sia un impegno di buona fede verso la piena conformità. Dal 2026, scatterà l’applicazione rigorosa, con il possibile ricorso a sanzioni.