Legge Intelligenza Artificiale: approvazione definitiva dal Senato

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Il 17 settembre anche il Senato della Repubblica, dopo il via libera della Camera dei Deputati il 25 giugno, ha approvato in via definitiva e senza modifiche il disegno di legge sull’intelligenza artificiale. Con 77 voti a favore, 55 contrari e 2 astenuti, la legge è ora realtà, posizionando l’Italia come uno dei primi Paesi europei a dotarsi di un quadro normativo nazionale allineato all’AI Act dell’UE.

La legislazione adotta un approccio antropocentrico, mettendo al centro l’essere umano e il suo potere decisionale per limitare i rischi di un uso distorto della tecnologia in settori chiave. Vengono fissate regole specifiche per l’ambito lavorativo, dove un osservatorio monitorerà eventuali abusi e discriminazioni, e le aziende dovranno garantire trasparenza sull’uso dell’IA nei processi di selezione. In sanità, si stabilisce che nessun applicativo potrà limitare l’accesso alle cure o sostituire le decisioni del personale medico. Anche nel campo della giustizia, l’IA non potrà essere utilizzata per scrivere sentenze o interpretare la legge, ma solo come supporto in procedimenti amministrativi e con responsabilità umana inderogabile.

La governance sarà affidata all’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid) e all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn), che curerà la vigilanza, mentre il governo adotterà una strategia nazionale da aggiornare ogni due anni. La legge introduce inoltre nuovi reati e aggravanti per l’utilizzo illecito dell’IA, come la creazione di deepfake, per cui è previsto il carcere da 1 a 5 anni, e impone l’obbligo di etichettare i contenuti generati artificialmente.

Il provvedimento ha suscitato appunti da parte delle opposizioni. Le minoranze evidenziano la mancanza di stanziamenti di risorse specifiche, a differenza di altri Paesi europei, e la gestione “spezzettata” tra diverse agenzie governative.

Qui il testo integrale del DDL.